È patrocinato da
Unicef l’ultimo albo illustrato delle edizioni Settenove:
Cosa faremo da grandi? Prontuario di mestieri per bambine e bambini, di
Irene Biemmi, illustrato da
Lorenzo Terranera.
Tanti mestieri quante sono le pagine: moderni o tradizionali, manuali, intellettuali, artistici o di dirigenza, ognuno declinato al femminile e al maschile, secondo le
Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana di Alma Sabatini promosse dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Commissione Parità e Pari Opportunità già nel 1987, e secondo le recenti linee guida dell’Accademia italiana della Crusca.
Marta e Diego, i due personaggi della storia, riflettono sul loro futuro durante lo svolgimento di un tema in classe e iniziano a fantasticare: Marta da grande vorrebbe fare la
segretaria! E non intende la segretaria in un ufficio, ma la
segretaria di un grande partito ecologista oppure la
sindaca di una cittadina di mare, oppure la
portiera di una squadra di calcio. Diego invece, che ama la lettura, immagina di essere il segretario di una biblioteca piena zeppa di libri bellissimi oppure un ingegnere aerospaziale per incontrare nuovi mondi.
Ma ancora: l’
ingegnera astrofisica, il giornalista d’inchiesta, la
giornalista sportiva e tanti altri…
Nonostante la grammatica e la Crusca dettino regole precise in merito alla declinazione dei mestieri al femminile, nel linguaggio comune - sia parlato che scritto – esiste ancora una forte resistenza nel declinare al femminile gli incarichi di dirigenza e/o che indicano potere, come se il femminile ne diminuisse il valore.
Oggi le donne intervengono in ogni settore della vita pubblica ma
il linguaggio tende a nascondere questa realtà offrendo un immaginario tradizionale che si rafforza i ruoli di genere anche in tenera età.
L’autrice Irene Biemmi nel suo
Educazione sessista (Rosenberg&Sellier, 2010) scrive:
«La lingua che parliamo e le pratiche sessiste che essa incorpora sono indicatori, se non addirittura responsabili, degli stereotipi di genere presenti nella società».
E questa è la ragione per cui l’
Unicef ha deciso di sostenere e patrocinare
Cosa faremo da grandi. Prontuario di mestieri per bambine e bambini, nell’ambito dei progetti a favore delle bambine e dei bambini nel mondo.
Per promuovere le pari opportunità in ambito educativo, costruire un nuovo immaginario non discriminatorio e lasciare liberi i sogni da ogni pregiudizio.
Parte del ricavato dei volumi venduti tramite il portale www.settenove.it andrà a sostenere i progetti dell'Unicef finalizzati a combattere la mortalità infantile.