«Per parlare di consenso, per sostenere il diritto di ogni bambina o bambino a far rispettare il proprio spazio e riconoscere lo spazio altrui.»
Lia ha capelli rossi e folti e le piace sentire il vento che passa tra le sue onde ramate. Vorrebbe tenerli sempre sciolti ma spesso, con le persone, si sente a disagio: tutti la guardano, ammirano la sua criniera e, senza chiedere il permesso, si fiondano a toccarla, senza ritegno. Lia odia quando le persone le toccano i capelli, ma dirlo in modo esplicito non è facile. Sente che il suo spazio viene costantemente invaso senza che nessuno capisca il suo malessere. Tenta varie soluzioni, ma ogni volta che prova a reagire, le parole restano bloccate in gola, la pelle delle guance diventa bollente, le mani tornano umide, il corpo si mette a pulsare. La rabbia cresce, mentre la bocca resta «sigillata come una busta». Il percorso per esprimere il suo malcontento forte e chiaro sarà piuttosto arduo, ma alla fine Lia riuscirà a diventare Lea, una leonessa in grado di ruggire per proteggere il suo spazio.
Lea è un libro di narrativa dedicato a bambine e bambini dai 6 anni in su sul tema del consenso. Inserito nel filone percorso dalla casa editrice con Consenso, possiamo parlarne? dedicato a ragazze e ragazzi dai 14 anni, Lea si occupa dello stesso tema attraverso una cornice narrativa che rende adatto l’argomento alla fascia della scuola primaria: da un lato il diritto di ciascun bambino o bambina di far rispettare i propri limiti, dall’altro l’importanza di chiedere sempre prima di agire, quando si tratta di avvicinarsi al corpo di un’altra persona, sviluppando empatia.