Dieci anni fa le identità non binary non trovavano spazio nelle griglie delle ricerche sociologiche ma oggi si sono fatte strada nel panorama delle soggettività Lgbtqia+ e rappresentano un tema, in termini di tutela dei diritti e in termini di autoaffermazione in tanti contesti, compreso quello scolastico.
Se per chi lavora in ambito educativo acquisire strumenti per interagire correttamente con le persone lesbiche, gay e bisessuali in classe non è sempre semplice, avere a che fare con giovani non binary e trans è decisamente più difficile: gli stereotipi e i pregiudizi legati a queste soggettività sono ancora tabù e sono poche le occasioni di confronto per metterli in discussione e trovare nuove strategie per vivere l'esperienza educativa il più accogliente ed efficace possibile.
Questo libro vuole fornire nuovi strumenti ma soprattutto vuole invitare ogni figura educativa e mettersi in gioco e a modificare il proprio posizionamento didattico per creare modalità nuove di relazione che portino alla costruzione di scuole aperte, accoglienti e consapevoli dei mutamenti della società.
Alla fine del volume sono presenti schede pratiche e una cassetta degli attrezzi con siti web, pagine Instagram e libri per formarsi e attuare una didattica queer.
Con la prefazione di Silvia Demozzi, professoressa associata in Pedagogia generale, social e Filosofia dell'educazione all'Università di Bologna.
IN LIBRERIA DAL 27 GIUGNO