22/06/2015
Il 20 giugno, piazza San Giovanni e Nilde Iotti.
Per l'educazione di genere nelle scuole, subito
Il 20 giugno piazza San Giovanni a Roma si è riempita allo slogan di “stop gender nelle scuole” e contro il riconoscimento dei diritti civili alle coppie omosessuali.
Quei discorsi, quei cartelli, ci dicono precisamente quanto sia urgente l'introduzione dell'educazione di genere nelle scuole italiane, quanto occorra mobilitarsi per diffondere e approfondire contenuti altrimenti stravolti e manipolati da chi invoca lo spauracchio del “gender” come un “nuovo totalitarismo”, nascondendo dietro queste espressioni volontà e intenti politici o religiosi.

L'educazione di genere non è ideologia, ma appartiene alla riflessione scientifica di diversi campi da vari decenni, completamente ignorata dagli estensori della manifestazione di piazza San Giovanni.
Strumentalizzarla e mistificarla produce solo ulteriore ignoranza e disinformazione, come ribadito in questi giorni dalla vicepresidentessa del Senato Valeria Fedeli e da Davide Faraone, sottosegretario di stato del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
L'introduzione dell'educazione di genere nelle scuole italiane è essenziale al contrasto dell'omofobia e del bullismo, per la prevenzione della violenza contro le donne e la promozione di una cultura dei diritti paritaria.

Il 20 giugno è un giorno importante nella storia italiana: nel 1979 Nilde Iotti riceve il mandato come presidente della Camera, prima donna nella storia repubblicana a ricoprire questa carica.

Il 20 giugno è questo, è il volto di Nilde Iotti, non piazza San Giovanni. Settenove prende il nome proprio dal 1979: anno di Nilde Iotti, della Cedaw e della messa in onda di “Processo per stupro”.

Settenove, nonostante gli attacchi ricevuti sin dalla sua fondazione nel 2013 da settori dell'estrema destra italiana e da alcune correnti del mondo cattolico, continua il suo impegno a favore di un'educazione paritaria, promuovendo il primo progetto editoriale nel nostro paese volto all'abbattimento degli stereotipi di genere e al contrasto della violenza di genere attraverso la letteratura per l'infanzia e la saggistica.

Per questo Settenove chiede al governo l'introduzione dell'educazione di genere, sentimentale e sessuale nelle scuole italiane dal prossimo anno scolastico.

Come ci insegna l'itinerario politico e umano di Nilde Iotti e di altre figure della nostra storia, l'impegno più importante deve essere a favore dei diritti, dell'uguaglianza e della piena realizzazione di ciascuno e ciascuna, da conseguire e garantire insieme.
Redazione web