A Caranzano, borgo del comune di Cassine (AL), dal 21 al 23 giugno si è tenuto il seminario residenziale femminista dell'Officina dei saperi femministi Altradimora Se il corpo è in vendita: la prostituzione come questione centrale delle relazioni umane .
Un incontro intenso ed emozionante che ha visto la partecipazione attiva di tutte le persone presenti, a partire dagli interventi delle facilitatrici:

• Ilaria Baldini, attivista e traduttrice di Resistenza femminista
• Monica Lanfranco, giornalista, blogger, formatrice
• Chiara Lo scalzo, blogger de Il ricciocorno schiattoso
• Rachel Moran, attivista anti prostituzione, autrice del libro Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione
• Loredana Rotondo, regista Rai, autrice del documentario Processo per stupro e A.A.A. Offresi, censurato dalla Rai e mai andato in onda.

Di seguito riportiamo un brano dell'articolo di Monica Martinelli pubblicato nell'ultimo numero di «Marea, trimestrale femminista» che esce con lo stesso titolo del seminario, Se il corpo è in vendita, e riguarda lo stesso tema.

Ciao, vuoi giocare con me?
Se pensiamo al filtro «ritocco fotografico», che usiamo frequentemente nei selfie (in molti dispositivi è automatico, se si vuole apparire naturali va disattivato) notiamo come gli effetti artificiali ci facciano apparire più lisce, morbide, con le guance lievemente arrossate. Lo stesso accade con i consigli per il make up: il blush, cugino glamour del fard, questi ultimi anni ha vissuto un successo incredibile di pubblico e di click.
Il rossore delle guance ci illumina il viso e, accanto alle labbra effetto bagnato, alle onde morbide e alla pelle liscia, il nostro aspetto fa un salto indietro nel tempo.
O almeno questo è quello che auspichiamo. Pochi giorni fa ho ricevuto un messaggio al cellulare. Mimetizzato da semplice sms, l’ho aperto senza pensare che potesse essere un virus fastidioso ed è iniziato ad arrivare un fiume interminabile di messaggi promozionali e notifiche non richieste. L’ultimo messaggio, prima della scansione virus al cellulare era accompagnato dal volto ammiccante e sensuale di una ragazza molto giovane, al limite della maggiore età e diceva: «Ciao, vuoi giocare con me?» [...]


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